Il gioco del bruco: un'idea per un gioco all'aperto

Caccia al bruco

Prima di diventare farfalla, il bruco deve crescere. Ma senza farsi mangiare dagli altri bruchi. Un gioco a squadre che scatena risate, allegria e tanta simpatica confusione. Divertimento garantito!

Parola d’ordine: scompiglio. Oltre al divertimento, naturalmente. Il bruco è un gioco all’aria aperta che può coinvolgere molti bambini, suddivisi in due o più squadre liberi di correre e saltare in fila indiana senza farsi prendere dagli avversari. È un gioco a tempo e ogni turno può durare dai quattro ai sette minuti: sembra poco, ma sono più che sufficienti per far impazzire dalle risate i bambini coinvolti. È un gioco molto semplice, con poche regole e ben si presta per bambini di età diversa dai cinque anni in su.

Dove: in cortile, al parco, in qualsiasi posto all’aria aperta con molto spazio disponibile.

Giocatori: Chi più ne ha, più ne metta. Per giocare sono sufficienti 6/8 bambini, ma più il gruppo è numeroso, più ci si diverte. Se i bambini sono molti possono essere divisi in più di due gruppi.

Come si gioca: Si formano due o più squadre, ognuna delle quali è un bruco. I bambini si predispongono in fila indiana, a distanza ravvicinata, ma senza toccarsi. Quando il gioco inizia, il bambino che guida il gruppo (la testa del bruco) condurrà i compagni guidandone i movimenti: può correre, saltare, andare di lato, indietreggiare. Obiettivo del gioco: tagliare il bruco avversario passando in mezzo a esso, nella parte in cui i giocatori sono più distanziati. La parte tagliata (la coda) è inglobata dal bruco che così può crescere e aumentare la sua lunghezza. Alla fine del turno vince il bruco più lungo.

Benefici del gioco: aiuta i bambini a giocare in una squadra e a muoversi in sincronia con gli altri, rispettando le indicazioni di chi guida il gruppo. Li allena a fare delle scelte e a prendere delle responsabilità: per questo si consiglia di far fare la testa del bruco a tutti i bambini a turno.